mercoledì 28 novembre 2012

FRA pubblica due Rapporti sui crimini di incitamento all'odio e discriminazione in Europa

La FRA (Agency for Fundamental Rights dell'Unione Europea), ha pubblicato il 27 novembre due Rapporti sullo stato dell' "hate crime" in Europa, sottolineando che i crimini di incitamento all'odio e le violenze motivate da xenofobia, intolleranza religiosa, razziale o di genere sono ancora un fenomeno crescente in Europa, così come dimostrano i dati presentati nei due studi. Tali crimini non solo danneggiano le vittime, ma ledono anche i diritti fondamentali e la dignità umana.
L'Agenzia riporta che le vittime di tali crimini sono spesso incapaci o riluttanti a denunciare i colpevoli e che molti crimini rimangono non segnalati e non denunciati.
L'Unione Europea e i suoi Stati Membri non possono tralasciare i loro obblighi riguardo alla protezione delle vittime di tali violenze e dovrebbero combattere i crimini di incitamento all'odio, tenendo in considerazione le relative violazioni dei diritti fondamentali. Ciò comporta l'incoraggiamento a testimoniare e riportare i crimini e le violenze motivate da odio, facendo accrescere la fiducia nel sistema di giustizia criminale che si dovrebbe occupare del perseguimento di tali crimini con prontezza ed efficacia.  

Per consultare i rapporti in inglese:
http://fra.europa.eu/sites/default/files/fra-2012_hate-crime.pdf
http://fra.europa.eu/sites/default/files/fra-2012-eu-midis-dif6_0.pdf

giovedì 8 novembre 2012

Conclusioni e Raccomandazioni a seguito del meeting di Rabat sulla libertà d'espressione e il divieto di incitamento all'odio nazionale, razziale o religioso

Il 5 ottobre 2012 si è tenuto a Rabat (Marocco) un incontro di esperti internazionali sul tema della libertà di espressione e il divieto di incitamento all'odio nazionale, razziale o religioso. Il meeting si è svolto nell'ambito di un ciclo di incontri regionali sul tema, organizzato dall'Ufficio per i  Diritti Umani delle Nazioni Unite, tenutisi nel corso del 2011 in Europa (Vienna), Africa (Nairobi), Asia e Pacifico (Bangkok) e America (Santiago del Cile).
Gli esperti hanno preso in analisi cosa costituisce "incitamento" alla discriminazione, ostilità o violenza su base nazionale, razziale o religiosa così come stabilito dalle leggi internazionali sui diritti umani e hanno considerato misure per prevenire e combattere l'incitamento in modo adeguato assicurando il rispetto della libertà d'espressione.
Il piano d'azione adottato dagli esperti durante l'incontro contiene raccomandazioni e conclusioni volte a guidare i soggetti interessati, nella messa in atto della legislazione internazionale che vieta l'incitamento all'odio nazionale, razziale e religioso.
L'Alto Commissario Aggiunto per i Diritti Umani Kyung-wha Kang, ha commentato che le restrizioni alla libertà di espressione devono essere formulate
"in una maniera che mette in chiaro che il solo scopo di tali restrizioni è quello di proteggere gli individui che seguono una determinata fede o credo, di natura religiosa e non, dall'ostilità, dalla discriminazione e dalla violenza, e non di proteggere i sistemi religiosi, e le istituzioni dalle critiche rivolte contro di esse".
Nel suo discorso la Kang ha riaffermato che la libertà di espressione e la libertà religiosa non sono due principi contraddittori. Al contrario questi due diritti sono dipendenti l'uno dall'altro e si rinforzano a vicenda. Infatti la libertà di religione non può esistere se la libertà di espressione non viene rispettata.
Secondo la Kang, e gli esperti internazionali, le leggi sulla blasfemia, giudicate contro-produttive a livello nazionale, dovrebbero essere revocate, poiché rischiano di giustificare episodi di censura contro le critiche rivolte alle religioni , contro il dialogo e i dibattiti tra religioni che sono invece costruttivi, salutari e necessari.

Per leggere l'intero documento in inglese:
http://www.ohchr.org/Documents/Issues/Opinion/SeminarRabat/Rabat_draft_outcome.pdf





venerdì 2 novembre 2012

Call for submission: Report on discrimination against women in nationality-related matters, including the impact on children

L'Office of the High Commissioner for Human Rights richiede la sottomissione di informazioni da parte dell'Office for the High Commissioner for Refugees, del Working Group sulle discriminazioni contro le donne, degli Stati e degli altri soggetti interessati, per preparare un rapporto sulla discriminazione contro le donne in relazione a questioni di nazionalità, incluso l'impatto sui bambini, a livello nazionale e internazionale, evidenziando le best practices degli Stati per eliminare la discriminazione contro le donne in questioni di nazionalità e per ridurre l'apolidia.
Le informazioni possono essere inviate al seguente indirizzo: Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights (United Nations Office a Ginevra, CH 1211 Geneva 10; fax: (+41 22) 9179008: e-mail: registry@ohchr.org) entro il 30 Novembre 2012, con una copia a Elena Garrido Romero (egarridoromero@ohchr.org).

Per maggiori informazioni:
https://docs.google.com/file/d/0B6XUJ0SW4C68dk9KeDJwMnhEeXc/edit?pli=1

martedì 30 ottobre 2012

6-7 Dicembre 2012 - Forum sui diritti umani tra Unione Europea e ong

La Commissione Europea in collaborazione con lo Human Rights and Democracy Network e la Fondazione Dag Hammarskjöld organizza il quattordicesimo Forum tra UE e ong sui diritti umani, previsto il 6-7 dicembre 2012 a Bruxelles.
Il forum, a scadenza annuale, riunisce circa 200 delegati di organizzazioni non governative, organizzazioni internazionali, Stati membri ed istituzioni europee. Questo funge da piattaforma di scambio tra le istituzioni e la società civile, sempre più coinvolta nei processi decisionali europei.
Il Forum, istituito nel 1999, quest'anno è dedicato a "Promuovere l'universalità: il ruolo dei meccanismi regionali di protezione dei diritti umani e la cooperazione con la società civile".
La tematica sarà affrontata attraverso tre workshop:
- libertà di religione e di credo;
- razzismo e xenofobia;
- parità di genere.

Per partecipare al forum è necessario registrarsi online sulla pagina dedicata:
http://www.14th-ngo-forum-human-rights.eu/

giovedì 18 ottobre 2012

Lo Special Rapporteur sui diritti umani dei migranti pubblica le raccomandazioni sull'Italia

A seguito della sua missione in Italia, che si è svolta dal 30 settembre all' 8 ottobre 2012, lo Special Rapporteur on Human Rights of Migrants delle Nazioni Unite Crépeau ha esortato l'Italia ad applicare le politiche di gestione dei confini nel rispetto dei diritti umani.
In particolare, Crépeau ha pubblicato sei raccomandazioni preliminari per il governo italiano:

  • assicurare che i migranti provenienti dalla Libia non vengano respinti contro la loro volontà dalle autorità italiane o libiche;
  • proibire la pratica dei respingimenti informali e automatici verso la Grecia;
  • garantire il libero accesso delle organizzazioni internazionali, incluse l'UNHCR e l'IOM, delle ONG e degli avvocati a tutte le aree dove i migranti sono trattenuti;
  • sviluppare un quadro normativo nazionale incentrato sul rispetto dei diritti umani per l'organizzazione e la gestione di tutti i centri di detenzione per migranti;
  • sviluppare un sistema di appello più semplice e più giusto per gli ordini di detenzione e di espulsione che preveda il rispetto dei diritti umani;
  • sviluppare un sistema di identificazione più rapido per assicurare che il periodo di detenzione dei migranti per l'identificazione sia limitato al minor tempo possibile e ad un massimo di 6 mesi.     
Il comunicato di fine missione è consultabile all'indirizzo:
http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=12640&LangID=E 

venerdì 5 ottobre 2012

Roma, 7 ottobre - 2° "Rom Pride"

Il 7 ottobre 2012 lo European Grassroots Antiracist Movement (EGAM), una rete di oltre 34 associazioni appartenenti a 17 paesi diversi, tra le quali SOS Razzismo Italia, organizza il secondo "ROM pride" a livello europeo. Quest'anno l'iniziativa si concentrerà su una raccolta di "momenti di vita quotidiana del popolo Rom, Sinti e Camminante", attraverso l'attività di fotografi che per l'occasione hanno raccolto fotogrammi e video che offrono uno spaccato di realtà discriminate in Italia, dedicando particolare attenzione al tema del diritto all'alloggio.
L'evento si terrà presso la Sala dei Convegni della Città dell'Altra Economia, Largo Dino Frisullo (Ex Mattatoio, Testaccio) dalle ore 10,00 alle 11,00 e successivamente dalle 13,00 alle 15,00.

martedì 2 ottobre 2012

1-3 Ottobre 2012 - Social Forum del Consiglio per i Diritti Umani

Il Social Forum è un organo sussidiario del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Rappresenta uno spazio unico per un dialogo aperto e interattivo tra rappresentanti degli Stati membri, società civile e organizzazioni internazionali.
Dal 1 al 3 Ottobre 2012 al Palais de Nations di Ginevra, si svolgerà il Social Forum:
"People-centred development and globalization" focalizzato in particolare su:
  • lo sviluppo centrato sulla persona e la governance globale in un'era di sfide e trasformazioni sociali;
  • la promozione di misure e azioni per uno sviluppo partecipativo e una governance democratica, soprattutto attraverso il ruolo della società civile e dei movimenti sociali a livello locale e nazionale;
  • la creazione di un ambiente favorevole a uno sviluppo che comprenda una crescita economica sostenibile, inclusiva ed equa, e la riduzione della povertà e della fame nei paesi in via di sviluppo.  
Per maggiori informazioni consultare il sito:

mercoledì 26 settembre 2012

ECRI - General Policy Recommendation contro la discriminazione sul lavoro

Il 25 settembre 2012 la Commissione Europea contro il Razzismo e la Discriminazione (ECRI), ha pubblicato la General Policy Recommendation No.14 per combattere la discriminazione sul lavoro in Europa. La Commissione denuncia la forte presenza di discriminazione su base razziale, di genere e di religione e raccomanda i 47 Paesi membri di porre un freno alla discriminazione sul lavoro.
Inoltre invita gli Stati membri a mettere in atto leggi e provvedimenti per fornire protezione alle vittime di discriminazione diretta e indiretta e a promuovere l'uguaglianza nell'accesso al lavoro.
Il testo completo della Raccomandazione può essere consultato su: http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/activities/GPR/EN/Recommendation_N14/e-GPR%2014%20-%20A4.pdf

martedì 18 settembre 2012

Il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa rende pubblico il suo nuovo rapporto sull'Italia


Il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’ Europa, Nils Muižnieks, ha pubblicato il rapporto redatto a seguito della sua visita in Italia dal 3 al 6 luglio 2012. Il rapporto analizza spcifiche questioni legate ai diritti umani in Italia, come l'eccessiva durata dei procedimenti giudiziari, le violazioni dei diritti umani a danno di rom e sinti, i diritti umani dei migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Nel corso della visita il Commissario ha incontrato non solo le autorità e le istituzioni italiane, ma anche i rappresentanti della società civile.
Il commissario ha espresso particolare preoccupazione per l'aumento di episodi di “antiziganesimo nel dibattito politico e nei media” e di episodi di violenza contro rom e sinti, accompagnati da un'inadeguatezza della risposta del sistema di giustizia italiano. In questo senso, Muižnieks individua una responsabilità politica dietro l'aumento dei fenomeni di violenza, evidenziando “il chiaro nesso, nel contesto italiano, tra i discorsi d’incitamento all'odio ed i crimini d’odio”.
Relativamente alla situazione dei migranti, Muižnieks sottolinea l’importanza della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul caso Hirsi e altri c. Italia, sentenza di condanna della politica dei respingimenti verso la Libia dei migranti intercettati in alto mare portata avanti dall'Italia. A tal proposito, il Commissario ha accolto favorevolmente le dichiarazioni politiche secondo le quali l'Italia “non intende più perseguire la suddetta politica alla luce della sentenza”, sottolineando l'importanza per tutti i migranti di poter accedere alla protezione internazionale.
Constatando la mancanza di un efficace sistema di integrazione per i rifugiati e altri beneficiari della protezione internazionale con considerevoli svantaggi soprattutto nel mercato del lavoro e rischio di sfruttamento, Muižnieks ha inoltre sollecitato le autorità italiane a porre rimedio a tale mancanza attraverso l'adozione di misure positive per l’integrazione.

È possibile consultare il rapporto completo all'indirizzo:


lunedì 10 settembre 2012

Corri la maratona di Bruxelles per un'Europa antirazzista ed inclusiva!

La fondazione Enar (European Network against Racism) organizza il 7 Ottobre 2012 a Bruxelles, una maratona per raccogliere fondi per la lotta contro il razzismo in Europa.
Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione e di raccolta fondi  visita le pagine:
http://www.enarfoundation.eu/brussels-marathon/article/run-for-the-enar-foundation
e
http://www.enarfoundation.eu/brussels-marathon/article/support-enar-team

giovedì 6 settembre 2012

Amnesty International sottopone un briefing alla Commissione Europea sul trattamento discriminatorio nei confronti dei Rom in Italia

Il 5 settembre 2012 Amnesty International ha sottoposto un briefing alla Commissione Europea per stabilire se le politiche italiane nei confronti della popolazione Rom, soprattutto in relazione al diritto a un alloggio adeguato e al diritto a un processo equo, violino la Direttiva sull'Uguaglianza Razziale (2000/43/CE). Il briefing si concentra sulle continue violazioni effettuate come risultato del decreto governativo relativo all'Emergenza Nomadi, nonostante questo sia stato dichiarato illegittimo dal Consiglio di Stato Italiano il 16 novembre 2011.

Il briefing può essere consultato al seguente indirizzo:
http://www.amnesty.org/en/library/asset/EUR30/011/2012/en/657daa73-4570-4103-9a64-44c4b9ad0b72/eur300112012en.pdf

lunedì 3 settembre 2012

Dati allarmanti sull’aumento dei fenomeni di incitamento all’odio razziale in Italia presentati all’ONU da un gruppo di otto associazioni italiane

Un network composto da otto associazioni ha presentato un rapporto sulla situazione italiana nell'ambito della thematic discussion del Comitato per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale delle Nazioni Unite (CERD) in materia di incitamento all'odio razziale (racist hate speech) tenutasi il 28 agosto 2012 a Ginevra.
Il rapporto denuncia la preoccupante diffusione in Italia dell'incitamento all'odio razziale nel discorso pubblico politico e mediatico, specialmente nei confronti di rom e sinti, nonché un incremento del razzismo diffuso attraverso internet e i social network.
I rappresentanti della società civile presenti al dibattito hanno richiesto ai membri del Comitato dell'ONU di formulare una general reccomendation per rafforzare gli strumenti internazionali esistenti in tema di lotta contro le discriminazioni razziali.
Il network italiano è stato uno dei pochi rappresentanti della società civile internazionle presenti al CERD, attestando l'attenzione e l'impegno che le ONG italine mantengono verso i temi di attualità internazionale. La redazione del documento congiunto si inseirsce all'interno del progetto Enhancing Italy's civil society participation to international bodies' decision making, realizzato dall'Unione forense per la tutela dei diritti umani con il contributo di Open Society Foundations, ed è frutto della collborazione di otto associazioni particolarmente attive nel contrasto alle discriminazioni: Archivio delle Memorie Migranti, Articolo 3 - Osservatorio sulle discriminazioni, Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, Associazione 21 Luglio, Associazione Carta di Roma, Borderline Sicilia Onlus, Lunaria, Unione forense per la tutela dei diritti umani.

Il documento intergrale presentato al CERD è consultabile all'indirizzo:
www.unionedirittiumani.it

giovedì 5 luglio 2012

Background note per la thematic discussion del CERD - 28 agosto 2012

Il Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale ha pubblicato sul suo sito la background note in merito alla thematic discussion prevista per il giorno 28 agosto 2012.
Nella nota si precisa che la thematic discussion si svolgerà in forma di dialogo interattivo con i relatori su quattro tematiche principali:
- il concetto di racist hate speech e la sua evoluzione nel tempo;
- il contrasto del fenomeno: il lavoro del CERD;
- discorsi di odio razziale e la libertà di espressione e di opinione;
- discorsi di odio razziale nella politica, nei media e su internet.
Il Comitato invita caldamente la società civile a contribuire alla discussione, sia attraverso la diretta partecipazione ai lavori del 28 agosto, sia inviando informazioni scritte sulle tematiche affrontate.
In particolare, è possibile inviare un information paper al Comitato entro il 20 agosto 2012 via mail all'indirizzo di posta elettronica: cerd@ohchr.org.
Ricordiamo che, a differenza delle annuali sessioni del CERD, le thematich discussions non sono country based, ovvero non affrontano la situazione della discriminazione razziale nei singoli Paesi. Al contrario, la giornata del 28 agosto p.v. sarà un momento di incontro e di riflessione su un argomento specifico - racist hate speech - durante il quale individuare e scambiare esperienze e buone pratiche.
Per ulteriori informazioni visitare il sito:
http://www2.ohchr.org/english/bodies/cerd/Racisthatespeech.htm

martedì 12 giugno 2012

Thematic discussion del CERD

Il Comitato per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) tiene regolarmente delle thematic discussions sui temi legati alla discriminazione razziale ed alla Convenzione che monitora. A differenza delle sessioni, le thematic discussions non affrontano il tema scelto Paese per Paese, ma considerano la questione in maniera generale attraverso un approccio sovranazionale.
 Durante le thematic discussions il Comitato organizza degli incontri informali tra Stati membri, organizzazioni governative e ONG in modo da sviluppare uno scambio di informazioni e pareri sulla tematica affrontata. 
Nel corso della sessione plenaria il Comitato raccoglie informazioni scritte dalle ONG, i cui rappresentanti possono presentare un intervento orale di cinque minuti in una specifica data fissata dal Segretariato.
Quest'anno avrà luogo una thematic discussion sul tema "racial hate speech" nel corso dell'ottantunesima sessione del Comitato (6-31 agosto 2012). In particolare, la giornata dedicata alla thematic discussion è il 28 agosto. Le associazioni che desiderano intervenire possono inviare un information paper al Segretariato del CERD.
Per capire come impostare l'information paper è possibile consultare i documenti delle sessioni precedenti all'indirizzo:
http://www2.ohchr.org/english/bodies/cerd/AfricanDescentContributions.htm#Participants
Per ulteriori informazioni monitorare la sezione dedicata del sito del CERD:
http://www2.ohchr.org/english/bodies/cerd/discussions.htm

giovedì 31 maggio 2012

Lo special rapporteur on human rights of migrants Crépeau in Italia a ottobre

Lo special rapporteur on human rights of migrants delle Nazioni Unite, François Crépeau, visiterà l'Italia dall'1 all'8 ottobre 2012. La visita rappresenterà un importante momento di monitoraggio dell'applicazione e della tutela dei diritti dei migranti nel nostro Paese, durante la quale Crépeau potrà instaurare un dialogo diretto con il governo da un lato e con i rappresentanti della società civile dall'altro. 

La figura dello special rapporteur on human rights of migrants venne introdotta con la risoluzione 1999/44 dalla Commissione per i Diritti Umani e nel corso degli anni il suo mandato venne ampliato fino a coprire tutti gli Stati, indipendentemente dal fatto che abbiano ratificato o meno la Convenzione internazionale per la protezione dei diritti di tutti lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie del 1990. Le visite ai singoli Paesi avvengono a seguito di una specifica richiesta del governo interessato. Tuttavia, lo special rapporteur può sollecitare tale richiesta sulla base delle segnalazioni ricevute e dell'impatto che la visita potrebbe avere sulla stato delle violazioni dei diritti umani. 

La precedente visita in Italia era stata fatta nel giugno del 2004 dallo special rapporteur Gabriela Rodríguez Pizarro, la quale, nelle raccomandazioni finali, ha sottolineato l'importanza del dialogo con le ONG e la società civile sul tema dell'immigrazione.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale dello special rapporteur:
http://www.ohchr.org/EN/Issues/Migration/SRMigrants/Pages/SRMigrantsIndex.aspx
Il rapporto finale sulla visita in Italia nel 2004:
http://daccess-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G04/170/50/PDF/G0417050.pdf?OpenElement

martedì 24 aprile 2012

Consiglio d'Europa - Codice di buone prassi per la partecipazione civile nei processi decisionali

A seguito della raccomandazione del Forum per il Futuro della Democrazia del Consiglio d'Europa, la Conferenza delle ONG ha pubblicato la guida "Codice di buone prassi per la partecipazione civile nei processi decisionali". Obiettivo fondamentale del codice è la definizione di un insieme di principi europei e linee guida utili alle organizzazioni non governative per una partecipazione più efficace ai meccanismi internazionali di decision making.
Come si può leggere nell'introduzione: "In questo, come in molti altri contesti, la società civile costituisce un elemento importante del processo democratico. Offre ai cittadini un modo alternativo, accanto a quelli a disposizione dei partiti politici e dei gruppi di pressione, per far conoscere punti di vista differenti e garantire che il processo decisionale prenda in considerazione una grande varietà di interessi. [...] Il contributo delle ONG e della società civile organizzata è indispensabile per lo sviluppo e l'attuazione della democrazia e dei diritti umani". 
Il codice è disponibile anche in italiano all'indirizzo: 

martedì 17 aprile 2012

Consiglio d'Europa - Rapporto dell'ECRI sull'Italia

Il 21 febbraio 2012 la Commissione Europea contro il Razzismo e l'Intolleranza (ECRI) ha pubblicato un nuovo rapporto sull'Italia. 
Il presidente della Commissione, François Sant’Angelo, ha affermato che vi è ancora un sensibile margine di intervento nella lotta contro l'incitazione alla violenza e alla discriminazione. D'altra parte il rapporto sottolinea l'importante attività svolta dall'Ufficio Nazionale Anti-discriminazione Razziale. Il settore dove, invece, non si rilevano significativi progressi è la politica: si registrano ancora discorsi razzisti, basati su pregiudizi legati all'immigrazione ed all'insicurezza, così come alle politiche di governo (si veda il "pacchetto sicurezza"). Nel rapporto la Commissione esprime, inoltre, preoccupazione per la politica dei respingimenti adottata dal governo italiano nel maggio 2009, la quale priva i migranti della possibilità di richiedere la protezione internazionale.
Il rapporto dell'ECRI e le raccomandazioni finali sono disponibili al seguente indirizzo: 
http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/Country-by-country/Italy/ITA-CbC-IV-2012-002-ENG.pdf

lunedì 16 aprile 2012

Unione Europea - Rapporto della European Union Agency for Fundamental Rights

La European Union Agency for Fundamental Rights ha pubblicato nel gennaio 2012 il rapporto "The Racial Equality Directive: Application and Challenges" basata sulla direttiva 2000/43/CE sulla parità di trattamento. Nel suo rapporto la FRA sottolinea che, nonostante gli importanti passi in avanti in materia, i 27 Paesi membri hanno ancora molta strada da percorre verso una più effettiva ed efficace applicazione del principio della parità di trattamento.

Per scaricare il report e per ulteriori informazioni: 
http://fra.europa.eu/fraWebsite/research/publications/publications_per_year/2012/pub_racial_equal_directive_synthesis_en.htm

Direttiva UE 2000/43/CE

Ricordiamo un passo importante della legislazione europea nella lotta al razzismo e alla xenofobia, ovvero la direttiva 2000/43/CE del 29 giugno 2000 che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica. 
Tra le disposizioni indicate nella direttiva l'articolo 12 è titolato "Dialogo con le organizzazioni non governative": "Al fine di promuovere il principio della parità di trattamento, gli Stati membri incoraggiano il dialogo con le competenti organizzazioni non governative che, conformemente alle rispettive legislazioni e prassi nazionali, hanno un interesse legittimo a contribuire alla lotta contro la discriminazione fondata sulla razza e l'origine etnica".
Il testo completo è disponibile all'indirizzo: 
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2000:180:0022:0026:it:PDF

giovedì 12 aprile 2012

Il progetto

Il presente blog rientra nel progetto Enhancing Italy’s civil society participation to international bodies’ decision making, avviato dall’Unione forense per la tutela dei diritti umani, finanziato da Open Society Institute e finalizzato a coinvolgere la società civile nei meccanismi di protezione internazionali in tema di discriminazione razziale.
In particolare, attraverso le attività di progetto si intende:
  • promuovere la partecipazione attiva della società civile nei meccanismi internazionali di promozione e protezione dei diritti umani, incoraggiando un maggiore coinvolgimento delle ONG nella formazione, applicazione e controllo delle politiche e della legislazione vigente in materia; 
  • facilitare lo scambio di informazioni e buone pratiche tra gli attori della società civile e le istituzioni europee ed internazionali; 
  • sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della partecipazione della società civile nei meccanismi di decision making relativi ai diritti umani; 
  • stimolare un utile confronto tra le associazioni italiane, incoraggiare il dibattito pubblico sulle politiche nazionali e sulle carenze legislative e promuovere una migliore garanzia dei diritti umani in Italia.
Per raggiungere questi obiettivi saranno realizzate le seguenti attività: 
  • analisi e mappatura delle principali associazioni attive sul tema della discriminazione razziale; 
  • creazione di un network di associazioni interessate alle attività di advocacy internazionale, 
  • creazione di una pagina web dedicata al progetto nella quale saranno pubblicate informazioni utili e gli strumenti necessari per garantire un sempre maggior coinvolgimento delle ONG in quei processi internazionali in tema di diritti umani che prevedono la partecipazione della società civile; 
  • pubblicazione di una guida pratica intesa come strumento operativo sulle opportunità e sulle modalità di intervento ai meccanismi di protezione internaioznale a livello di Nazioni Unite, Unione Europea e Consiglio d'Europa; 
  • incontri formativi ed informativi; 
  • attivazione del network su un caso specifico.

Shadow report 2010/2011 dell'ENAR sull'Italia

L'European Network Against Racism (ENAR) ha pubblicato il nuovo rapporto sulla situazione delle discriminazioni razziali in Italia, prendendo in considerazioni svariati aspetti: l'accesso all'abitazione, all'istruzione, ai servizi sanitari e ad altri beni e servizi, il razzismo nei mezzi di comunicazione, migrazioni ed integrazione. 

Il rapporto "Racism and related discriminatory practices in Italy" è disponbile all'indirizzo:

http://cms.horus.be/files/99935/MediaArchive/publications/shadow%20report%202010-11/14.%20Italy.pdf

I meccanismi di partecipazione delle Nazioni Unite

Nella sua guida "Working with the United Nations Human Rights Programme - A Handbook for Civil Society" l'ONU ravvisa nella collaborazione con i treaty bodies operanti nel settore dei diritti umani un efficace strumento di intervento per la società civile. 
 Esistono svariate strade attraverso cui le associazioni possono intervenire nel sistema delle Nazioni Unite: 
- promuovere la ratifica di un trattato; 
- monitorare il rispetto degli obblighi derivanti da un trattato per uno Stato membro; 
- inviare informazioni scritte e materiale documentale, come rapporti scritti, ai treaty bodies
- partecipare alle sessioni del treaty body di riferimento come osservatore;
- promuovere un ricorso individuale; 
- fornire informazioni per dare inizio ad una early warning o procedure di emergenza. 
Per leggere l'intero documento (solo in lingua inglese): 


80esima Sessione del CERD - Italia

Dal 13 febbraio al 5 marzo 2012 si è tenuta l'ottantesima sessione del Comitato per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale, nella quale si è discusso dell'Italia.
Alla sessione sono intervenute numerose associazioni, inviando i loro contro-rapporti e partecipando attivamente agli incontri.
Per leggere i rapporti inviati e le osservazioni finali del Comitato:
http://www2.ohchr.org/english/bodies/cerd/cerds80.htm

Il Comitato per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD)

In merito allo specifico settore della discriminazione razziale la società civile può intervenire attraverso il Comitato per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD). Si può trovare un'utile scheda sul Comitato nel Handbook for Civil Society del High Commissioner for Human Rights dell'ONU: 

Committee on the Elimination of Racial Discrimination
basata sulla Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale
membri: 18 esperti indipendenti con mandato quadriennale rinnovabile
sessioni: incontri di due/tre settimane presso la sede delle Nazioni unite a Ginevra in febbraio e in agosto ogni anno
procedure: inizialmente gli Stati membri presentano un rapporto sulla situazione del proprio Paese un anno dopo aver aderito alla Convenzione, successivamente ogni due anni
invio di informazioni: le ONG e gli attori della società civile, come associazioni, istituzioni accademiche ed enti specializzati, possono inviare informazioni sul proprio Paese o rapporti al segreteriato entro due mesi dall'inizio della sessione del Comitato
partecipazione alle sessioni: gli attori della società civile possono partecipare alle sessioni solamente in qualità di osservatori, dopo aver provveduto ad accreditarsi presso il segretariato
lunchtime briefing: nel corso delle sessioni il Comitato mette a disposizione della società civile un momento di incontro per raccogliere ulteriori informazioni direttamente dai rappresentanti presenti, solitamente nella pausa pranzo delle sessioni
thematic discussions: il Comitato tiene regolarmente delle thematic discussions su temi relativi alla discriminazione razziale ed alla Convenzione, a cui invita gli attori della società civile interessati

Contatti del segretariato:
Committee on the Elimination of Racial Discrimination
c/o Office of the United Nations  High Commissioner for Human Rights
Palais des Nations
8-14, avenue de la Paix
CH-1211 Geneva 10 - Switzerland
Fax:  +41 (0)22 917 90 29

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito del Comitato:
http://www2.ohchr.org/english/bodies/cerd/